Rivista

Chantelle è lieta di presentare Common Language, una nuova rivista che offre una prospettiva diversa sulla lingerie e la società.

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CL - NUMERO 12

Tutte le storie

Le nostre società, sempre più polarizzate, tendono ad esasperare le differenze. Oggi è diventato comune contrapporre due concetti utilizzando scorciatoie semantiche. Il modo in cui si presentano la vittoria e la sconfitta, troppo spesso ridotte a una semplicistica opposizione tra vincitori e perdenti, ne è l'esempio più sintomatico, privo di sfumature. Non si tratta di mettere in discussione i risultati, ma di riequilibrare i valori che vi associamo, come dimostrano diverse delle nostre ospiti in questo numero dedicato al ruolo delle donne nello sport. Il culto della performance e lo spirito competitivo creano un terreno fertile per i disturbi della salute mentale.

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CL - NUMERO 11

Un circolo virtuoso

Qual è il ruolo dell'arte nella nostra società? Tra gli incontri di questo undicesimo numero di Common Language, la regista francese Euzhan Palcy ha condiviso con noi il discorso pronunciato in occasione del suo Oscar alla carriera nel 2022. Ha descritto la sua macchina da presa come un'"arma miracolosa", uno strumento di guarigione per lenire le ferite della storia. Un'allegoria preziosa che risuona con forza in questi tempi difficili.

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CL - NUMERO 10

Una geografia spirituale

Nonostante le loro differenze, un punto in comune lega le ospiti di questo decimo numero di Common Language: il loro rapporto con la geografia. Non si tratta di una geografia fisica, ovviamente, ma piuttosto di una geografia spirituale, un'esplorazione dei confini artistici e politici. Proprio come la regista e autrice Axelle Jah Nike, che trae ispirazione da Bell Hooks e dal suo libro del 1984, "Feminist Theory: From Margin to Center". La scrittrice americana è anche un punto di riferimento per l'architetto Meriem Chabani, co-fondatrice dello studio New South, che si impegna a rivedere la nostra concezione di "Sud".

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CL - NUMERO 9

I miti di domani

Abbiamo ancora bisogno dei miti? Le nostre società moderne amano le contraddizioni, ed è proprio per questo che i miti ci sono ancora utili. Ci aiutano a comprendere ciò che ci circonda, fungendo da punti di riferimento. Ma sembra opportuno, per non dire essenziale, introdurre nuovi protagonisti, figure in grado di rappresentare la complessità del nostro tempo. Per puro caso, e sebbene non sia sempre il loro ambito di riferimento principale, le ospiti di questo nono numero di Common Language hanno tutte un rapporto molto forte con la scrittura. Come se le parole ritrovassero la loro forza nonostante il predominio delle immagini.

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CL - NUMERO 8

Quest'idea di armonia

Mens sana in corpore sano. Una mente sana in un corpo sano. Questa nota espressione ha perso il suo significato originale nel tempo, separando il corpo dall'anima. Eppure, i due sono intrinsecamente legati. Come affermava Ippocrate: "L'uomo deve armonizzare mente e corpo". Ed è proprio questa idea di armonia ad essere al centro di questo nuovo numero di Common Language. Dai mondi interiori a quelli fisici, i percorsi trasversali sono talvolta tortuosi, ma sempre affascinanti. Le ospiti di queste pagine sono altrettanti esempi di questa ricchezza.

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CL - NUMERO 7

Una moltitudine di sfumature

Se hai familiarità con Common Language, avrai notato che questo nuovo numero è diverso. Se il suo contenuto editoriale si concentra ancora sulle donne che troviamo fonte d'ispirazione, il suo formato si rinnova. Questa trasformazione è soprattutto un modo per celebrare tre anni di esistenza e soprattutto i nostri ospiti che, con le loro testimonianze e le loro parole, hanno contribuito a plasmare l'identità di questa rivista. È anche un'eco al tema di questo settimo numero, che esplora l'idea di "nuove seduzioni". Come comprendere e ridefinire la seduzione, uno stato d'essere difficile da teorizzare? Una prima parte della nostra risposta è stata quella di celebrare i corpi, in tutta la diversità delle loro pelli, delle loro forme, dei loro atteggiamenti, in breve, di rendere omaggio alla sensualità. Ingenuo o erotico, cerebrale o fisico, è tutt'altro che dogmatico e si declina in una moltitudine di sfumature.

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CL - NUMERO 6

Aprire a nuove possibilità

Il sogno, quello che sboccia nel sonno, sprigiona spesso, per il suo carattere effimero, un certo profumo di amarezza. Appena la mente si risveglia, diventa nostalgica di un momento che – probabilmente – non ritroverà mai più. Il sogno ad occhi aperti, invece, è portatore di un'energia galvanizzante. Apre a nuove possibilità, si impone come una forza creativa e si afferma come un baluardo contro la malinconia. Di fronte alle preoccupazioni del nostro tempo, ci è sembrato importante celebrarlo in questo numero. Che sia affrontato da un punto di vista scientifico, attraverso il lavoro dell'artista e filosofa Marion Roche, o psicoanalitico, grazie alle chiavi di lettura fornite dall'onirologo Tristan-Frédéric Moir, il sogno si dispiega in tutte le discipline. E la storia dell'arte non fa eccezione. Il movimento surrealista, per il quale l'esplorazione del mondo onirico permetteva di riconnettere l'Uomo con la sua interiorità, si è sviluppato all'inizio del XX secolo.

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CL - NUMERO 5

Riscoprire il nostro territorio

Se i precedenti numeri di Common Language ci hanno fatto viaggiare attraverso paesi lontani e le loro culture - tra cui Giappone, Senegal e Stati Uniti d'America - questo quinto volume propone una destinazione che può sembrare senza dubbio più familiare, poiché è dedicato alla Francia. Di fronte alle trasformazioni indotte dalla crisi sanitaria, ci è sembrato essenziale riscoprire il nostro territorio, immergerci nei suoi paesaggi, condividere i suoi talenti, trasmettere le sue storie. Così, questo numero accoglie due ballerine dai profili molto diversi, ma che condividono la stessa passione: l'étoile Letizia Galloni e la regina del wacking Mariana Benenge. Entrambe si sono distinte anche per aver preso la parola al servizio di cause importanti. Un impegno che ritroviamo nella scrittrice Grace Ly che, attraverso il suo libro ma anche attraverso le discussioni che avvia, apre il dialogo e ricorda che abbiamo sempre da imparare dagli altri. Infine, c'è l'immaginario sfrenato di Bonnie Banane, cantante che fa suonare la lingua francese come nessun altro.

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CL - NUMERO 4

Nuove storie

Che siano affermate o emergenti, principianti o esperte, irritate o serene, le ospiti di questo quarto numero hanno in comune la stessa passione senza limiti. Ci sono quelle che fanno danzare le parole, come la poetessa I.S. Jones o la musicista Wavy The Creator. Ci sono quelle che inventano mondi, come l'artista Zohra Opoku, la cui opera tesse continuamente legami tra racconti intimi e la grande Storia. Impegno e diversità sono quindi al centro di questo numero, che ci fa anche riscoprire i paesi dell'Africa occidentale, dal Senegal alla Nigeria, passando per il Ghana, sia per la bellezza dei loro paesaggi che per la ricchezza delle loro culture. Mentre il mondo affronta la pandemia e le disuguaglianze vengono urlate attraverso movimenti essenziali come Black Lives Matter, ci sembra importante accogliere e condividere questi sguardi contemporanei, molteplici e complementari. Incontrare l'altro, aprirsi a prospettive diverse, immergersi in racconti estranei alla propria storia, permette di capire meglio. Iniziata dal Gruppo Chantelle, la nostra pubblicazione non vuole essere esaustiva. Avremmo bisogno di tanto spazio e tempo per mettere in luce tutti i talenti, le storie e le vite che vorremmo far conoscere. Non si tratta quindi di offrire un oggetto perfetto, ma d'iniziare il dialogo. Pronunciare le prime parole. Prima di continuarle, nel corso di una conversazione.

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CL - NUMERO 3

Oltre le apparenze

Arcipelago vasto e contrastante, ricco di una cultura singolare e invidiata, il Giappone rimane una terra di misteri i cui numerosi segreti non cessano di affascinare. In questo terzo numero di Common Language, l'equilibrio tra tradizione e modernità, così specifico della cultura giapponese, si manifesta e si incarna attraverso i talenti di donne con storie e percorsi diversi, appartenenti a generazioni diverse. Tra immaginario pop e filosofia zen, passato e futuro, miti popolari e segreti ben custoditi, la cultura giapponese accetta le sue contraddizioni e la sua pluralità. Common Language cerca di aprire nuove prospettive e abbracciare punti di vista diversi, più ampi di quelli che rendono la norma troppo spesso restrittiva. E vedere oltre le apparenze.

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CL - NUMERO 2

Definire le nostre utopie

Sfatare i miti. Questo secondo numero di Common Language analizza i grandi racconti fondatori e cerca di capire come si siano diffusi nel tempo e oltre i confini. E quale esempio migliore degli Stati Uniti d'America, un collage di territori con culture diverse. Non si tratta di ripercorrere la sua storia, ma di vedere come questa mescolanza abbia permesso di far emergere voci diverse, ascoltate e rispettate. Diamo quindi risalto a queste persone che hanno saputo unire all'interno e oltre le loro comunità. Attraverso i suoi diversi articoli e reportage, che si tratti di ritratti o di portfolio artistici, Common Language apre le sue pagine a donne che dimostrano che il meglio per il futuro non è solo un'utopia, ma una visione da difendere. Definire le nostre utopie. Promuovere una femminilità multipla, inclusiva, fluida, uno sguardo attento a sé stesse e aperto agli altri. Si tratta di un impegno stimolante, a immagine di tutte queste donne che qui condividono la loro storia.

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CL - NUMERO 1

Verso un linguaggio comune

Questo primo numero di Common Language risponde innanzitutto al desiderio di rappresentare le donne in tutta la loro diversità: artiste, sensibili, solidali, filosofiche, curiose... Difficile, per non dire impossibile, essere esaustivi; ecco perché esiste questo primo capitolo, in attesa di essere completato dai prossimi. Se le eroine di questo racconto sono molteplici, l'azione si concentra su un territorio unico: la Sicilia. Isola dai miti fondatori, rimane questa terra d'incroci dalla luce così particolare, scenario perfetto per iniziare questi incontri.

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